Nostos: Dialoghi sul mare dei ritorni
Sabato 21 gennaio il primo appuntamento sarà ospitato nelle sale del Castello Spinola-Caracciolo di Andrano. Alle 19.30 in “Albania Andata e Ritorno", Ylljet Alicka, uno dei maggiori scrittori...
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#Fineterra - Salento Negroamaro, rassegna culturale itinerante promossa dall'Istituto di Culture Mediterranee con il sostegno della Regione Puglia, proporrà quest'anno dialoghi letterari, incontri musicali e spettacoli teatrali nei quali il pubblico e gli artisti si muoveranno insieme alla ri-scoperta di un patrimonio condiviso di suoni, lingue, cibi, ritualità. La rassegna si concluderà il 28 marzo per ricordare il ventennale del naufragio della Katër i Radës che causò oltre ottanta morti.
Dialoghi letterari a cura dei Cantieri Teatrali Koreja, incontri musicali con la direzione artistica di Claudio Prima, spettacoli teatrali della Compagnia Teatrale La Busacca - di Francesco Piccolo: dal 21 gennaio al 28 marzo in vari comuni della Provincia di Lecce appuntamento con la rassegna culturale itinerante Fineterra - Salento Negroamaro, promossa dall’Istituto Culture Mediterranee con il sostegno dell’assessorato alle Industrie culturali e turistiche della Regione Puglia, ideata per ragionare su una nuova identità, aperta e meticcia, che abbraccia questa e l’altra parte del mare Adriatico. Nostos: dialoghi sul mare dei ritorni, titolo scelto per questa edizione, proporrà - dopo l'anteprima di dicembre a cura di Mario Perrotta - tredici appuntamenti nei quali il pubblico e gli artisti si muoveranno insieme alla ri-scoperta di un patrimonio condiviso di suoni, lingue, cibi, ritualità. La rassegna si concluderà il 28 marzo a Otranto in occasione del ventennale del naufragio della Katër i Radës - una piccola motovedetta albanese, stracarica di uomini, donne e bambini, affondata nel giorno del Venerdì Santo davanti alle coste italiane - che causò oltre ottanta tra morti e dispersi.
Sabato 21 gennaio il primo appuntamento sarà ospitato nelle sale del Castello Spinola Caracciolo di Andrano. Alle 19.30 in “Albania Andata e Ritorno", Ylljet Alicka, uno dei maggiori scrittori albanesi contemporanei, autore del volume "Il sogno italiano”, dialogherà con lo scrittore Alessandro Leogrande. A seguire i musicisti e compositori Emanuele Coluccia e Admir Shkurtaj, che nel corso della loro carriera hanno già collaborataro in vari progetti, proporranno un #concerto inedito per due pianoforti tra improvvisazione, jazz, sonorità balcaniche e tradizione salentina.
Il romanzo "Il sogno italiano” parte dall'Albania nel dicembre 1985: la famiglia Tota, composta da quattro sorelle e due fratelli, si rifugia all’ambasciata italiana di Tirana chiedendo asilo politico. Lo stato totalitario albanese è esterrefatto. Si tratta di un evento senza precedenti non solo in Albania, ma in tutto il blocco dei paesi ex-comunisti dell’Europa orientale. Tuttavia, i Tota usciranno dall’ambasciata solo cinque anni più tardi, dopo lunghi negoziati internazionali e una vita del tutto isolata e costantemente sorvegliata. Alloggiati in due stanze seminterrate dell’edificio, alternano speranza, delusioni, sogni di un “matrimonio all’italiana” e sofferenze psicologiche. Durante quei cinque anni, tra poliziotti, diplomatici e servizi segreti albanesi si verrà a creare ogni tipo di incidente e malinteso. Solo nel maggio del ’90 i sei protagonisti arrivano trionfalmente in Italia. Ma anche qui le cose non vanno come loro si aspettano: i Tota si sentono eroi che hanno combattuto la dittatura albanese e così vorrebbero essere trattati. Invece, ovviamente, entrano nella routine burocratica dei richiedenti asilo: prima sono trasferiti in un campo per rifugiati politici e in seguito, loro malgrado, ospitati in un alloggio popolare nel quale vivranno dimenticati da entrambi i Paesi, incapaci di integrarsi nella nuova patria e di dare un senso alla loro libertà. Le opere di Aliçka, tradotte in molte lingue, hanno ricevuto consensi unanimi e importanti riconoscimenti. In Italia è uscita nel 2006 la sua raccolta di racconti I compagni di pietra. Scrive anche per il cinema, sue le sceneggiature di Slogans (vincitore del Premio della critica giovanile al Festival di Cannes nel 2001) e The prayer of love.
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